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Uno dovrebbe essere bravo a riconoscere le piccole gioie della vita e a godersele. Credo che sia indispensabile. Siamo troppo presi da etichette di ogni genere, da stili di vita e tendenze che vogliono spiegarci cosa vuol dire essere felice, che ci dimentichiamo che per essere felici bastano davvero pochissime cose.
Un film che mi rilassa molto e mi piace per questa riscoperta è A good year (Un’ottima annata) di Ridley Scott. Il protagonista si ritrova scaraventato da Londra nella campagna francese tra ritmi lenti e vino e pace.
Il punto è questo, la pace. Come si può trovare?
Qualche piccolo consiglio lo accettate? Vi dico che combino io quando mi scollego dal mondo ad esempio in inverno e autunno inoltrato.
Entro in un’enoteca (oppure in un posto qualsiasi che abbia parecchie etichette), faccio un giro su me stesso ne punto una e la prendo, stabilendo da prima soltanto se sia rosso o bianco.
Esco senza leggerne nessun tipo di peculiarità. Entro in una tabaccheria e mi prendo un sigaro, se ho possibilità me lo faccio consigliare altrimenti scelgo io.
Ritorno a casa, mi accendo il fuoco e metto la musica, mi porto un libro che tanto so che resterà fermo a scaldarsi.
Prendo un bel bicchiere da cucina, lasciando stare i miei calici, e mi spaparanzo davanti alla legna.
L’unica cosa che resta è il crepitare della brace e il vino senza nome (perché mi guardo bene dallo scoprire l’etichetta) e il sigaro tra le dita.
Lascio che quel bicchiere mi parli un po’, mi porti indietro e avanti nei miei pensieri, senza stare a fare troppe cerimonie, senza doversi presentare ufficialmente.
“A che serve?” direte voi. A non avere pretese, a godersi un bicchiere lasciandolo libero di dire o non dire quello che vuole. Se sarà buono mi farò una risata per una scelta fortunata, se sarà cattivo, il sigaro tirerà male e il fuoco farà fumo mi farò una risata per la sfortuna che mi segue. Alla fine l’unica cosa che farò sarà ridere e godermi quel momento di divertimento, magari anche imprecando un po’.
Ma alla fine le piccole gioie della vita sono anche gli errori e la casualità che questa ci offre.
Alex Pietrogiacomi